Categorie
Blog

Gioco-ripasso per bambini in età scolare

Gioco-Ripasso per i bambini in età scolare

Tempo di lettura: 3 minuti

In estate non possono mancare il sole, il mare, i giochi all’aria aperta e… i compiti delle vacanze! Non è semplice convincere i bambini a fare i compiti e ripassare quando fuori splende il sole e vogliono andare giocare. 

Il libro delle vacanze è spesso visto come un obbligo dai bambini e poi…finisce. Possiamo però continuare a stimolarli con giochi ed attività mirate. Ecco come utilizzare i giochi e le fiabe animate per rendere il ripasso nuovo e divertente.

 

Attività di ripasso per i bambini in età scolare

Lingua inglese, conteggio e manualità: Il Gioco di Groem 

Il Gioco di Groem è un gioco dell’oca in inglese e in italiano: sapevate che il gioco dell’oca può essere usato anche come supporto al libro delle vacanze?

Il gioco di Groem è adatto sia per i bambini in età pre-scolare che per i bambini più grandi. Le carte azione stimolano competenze grafo-motorie, prime conoscenze dei numeri, letto-scrittura e motricità. Sono presenti anche carte personalizzabili: possiamo quindi usarlo anche con i più grandi scrivendo sulle carte le tabelline, i quiz di storia o i quesiti del libro delle vacanze. Il ripasso sarà così divertente, perché associato ad un gioco! 

Il tabellone e le carte sono anche in inglese: possiamo usarlo quindi anche per introdurre e potenziare i primi modi di dire in inglese. Ad esempio, le card raccontastorie sono perfette per allenare la lettura e la traduzione della lingua.

Leggi l’articolo sui giochi in inglese

Addizioni, sottrazioni e primi calcoli: le Carte della Nonna di Cappuccetto Rosso

Somme e sottrazioni possono diventare monotone, ma c’è un modo pratico per esercitarsi!

Coinvolgiamo i nonni o giochiamo sotto l’ombrellone con le carte della nonna di Cappuccetto Rosso: la scopa e la briscola allenano in modo pratico la capacità di calcolo, l’attenzione e la memoria.

Si può giocare seguendo le regole tradizionali, conteggiando alla fine della partita i punti accumulati; oppure, se si gioca con bambini più piccoli, si può contare semplicemente solo il numero di carte. In questo caso vince chi ha totalizzato più carte. Giocando più volte, i bambini prestano attenzione e ricordano le carte, allenandosi a fare le somme rapidamente e pianificare le mosse successive. 

Leggi l’articolo e scopri i giochi che si possono fare con le carte

Abilità descrittive, lettura e lingua inglese: Fatti mandare dalla mamma!

Il gioco da tavolo di Cappuccetto ha tantissime varianti, per essere usato con bimbi d’età diversa ed essere giocabile in tante occasioni!

Fatti mandare dalla mamma è un gioco di ruolo, i giocatori si alternano nei personaggi: la mamma dà la lista, Cappuccetto deve memorizzarla e posizionare gli alimenti nell’ordine giusto mentre il Lupo la sabota spostando le tesserine. La mamma può leggere/descrivere o disegnare la lista in base alla carta che esce: giocando i bambini eserciteranno la lettura e la capacità narrativa, mentre nei ruoli di Cappuccetto e il Lupo alleneranno memoria ed attenzione. 

Se giochiamo con le carte in inglese, sarà una lezione a tutto tondo, ma pratica e divertente!

All’interno del manuale sono presenti anche le istruzioni per varianti semplificate, per giocare anche con i più piccoli. 

Pensiero strategico e problem solving: Straccia la stregaccia

Straccia la Stregaccia è un gioco da tavolo ambientato nella fiaba di Hansel e Gretel. Adatto ai bambini dai 6 anni, stimola la cooperazione, la pianificazione e le abilità strategiche. 

I giocatori aiutano i fratelli ad arrivare alla casa del papà, costruendo il percorso lungo il fiume. Attraverso il gioco di squadra i bambini imparano a collaborare e a cambiare strategia continuamente: il gioco è pieno di colpi di scena! 

Capacità narrative, ascolto e comprensione: le fiabe di Tadà!

Su Tadà ci sono tante fiabe animate, classiche e inedite, raccontate da una voce narrante con divertenti effetti sonori. Le storie animate sono percepite dai bambini come un gioco, e questo contribuisce a rendere le attività più coinvolgenti e ad allungare i tempi d’attenzione. 

Dopo ogni fiaba è possibile scegliere tra tanti giochi come il Vero o Falso, il Riordino in Sequenza, Completa la Frase…Saranno i personaggi della storia a dare un feedback al bambino: se non ricorda un particolare o commette un errore, potrete rivedere la scena della storia e ripetere l’esercizio. 

 

Sapevi che sull’app Tadà puoi registrare le fiabe con la tua voce? 

Un ottimo esercizio per allenare la capacità di lettura!  Sarà divertente doppiare i personaggi e riascoltarvi!

Categorie
Blog

Le Carte della Nonna, scopa, rubamazzetto e tanto altro

Giochi per preparasi alla scuola: le carte della nonna, giochiamo insieme

Tempo di lettura: 3 minuti

Compiti sotto l’ombrellone: impariamo a giocare a scopa, rubamazzetto e briscola con i nonni!

I giochi di carte sono versatili, ma anche divertenti ed educativi, perché contribuiscono ad insegnare competenze preziose, sia cognitive che sociali: l’attenzione, la memoria, le competenze di base della matematica, il rispetto della turnazione ed il piacere di stare con gli altri.  

Per questo, possiamo introdurre i giochi di carte già dai 3 anni!

Da cosa iniziare? Le carte napoletane! 

Ci consentono di fare tanti giochi diversi: ma cosa succede se incontrano la magia delle fiabe diventando su misura di bambino? Nascono le carte della nonna di Cappuccetto Rosso!

Le carte della nonna di Cappuccetto Rosso sono una divertente versione delle carte napoletane: ogni seme e figura racconta un pezzo della storia, per rendere le carte più familiari ed attrattive per i bambini, con Cappuccetto Rosso, il Lupo e il Cacciatore che prendono vita!

Con le carte della nonna è possibile giocare ai tradizionali giochi di carte come scopa, briscola e rubamazzetto insieme ai nonni, grandi esperti dei giochi, e fare anche tanti altri più creativi (senza dimenticare i castelli di carte!). 

Le Carte della Nonna sono il regalo perfetto per i nonni. Condividiamo con loro momenti di divertimento per rendere ancora più speciale questo giorno!

Come si gioca?

Rubamazzetto: il gioco per i più piccoli

Il rubamazzetto aiuta i bambini a imparare e riconoscere numeri e figure. Il gioco è molto veloce e divertente: specialmente quando i bambini si approcciano alle carte per la prima volta,  prediligiamo giochi con meno regole e turnazione veloce, così da evitare la frustrazione di non essere capaci. Vince chi riesce a rubare il maggior numero di carte. Mescolate le carte, se ne distribuiscono 3 ad ogni giocatore, mentre 4 si lasciano scoperte al centro del tavolo; le restanti formano il mazzo di pesca. È tutto pronto, si gioca!

A turno, ogni giocatore può prendere una carta dal centro se ha una carta dello stesso valore, oppure rubare il mazzetto di un altro giocatore se ha una carta dello stesso valore di quella in cima al mazzo dell’avversario. Se non si può né prendere, né rubare, bisogna lanciarne una al centro. Alla fine di ogni azione il giocatore deve pescare una carta dal mazzo di pesca.

Una volta terminate le carte, il vincitore di rubamazzetto è chi è riuscito a raccogliere (e rubare) più carte agli avversari.

Scopa: varianti per i bambini

Si può decidere di giocare seguendo le regole tradizionali, conteggiando alla fine della partita i punti accumulati; oppure, se si gioca con bambini più piccoli si può eliminare il conteggio dei punti speciali e contare solo il numero di carte. In questo caso vince chi ha totalizzato più carte. Possiamo poi contare anche le carte denaro ed assegnare 1 punto a chi ha più margherite gialle (i denari). O ancora: possiamo contare soltanto le coppie! 

Un piccolo consiglio: talvolta lancia le carte per far fare la scopa ai bambini, in modo da gratificarli ed aumentare il loro entusiasmo durante il gioco.

La Briscola con le carte della nonna di Cappuccetto Rosso

L’obiettivo del gioco è fare più punti dell’avversario catturando carte di valore. Distribuite 3 carte ciascuno, si scopre una carta lasciandola sotto il mazzo. Il seme di questa carta è la Briscola (il seme dominante).

Ogni giocatore, nel proprio turno gioca una carta. La persona che ha giocato la carta con il valore più alto nel seme di Briscola, raccoglie tutte quelle presenti sul tavolo a quel turno. In assenza di Briscola, la carta dal valore più alto è quella nel seme della prima giocata. Alla fine di ogni turno i giocatori ne pescano una dal mazzo, inizia il prossimo giro il vincitore del turno precedente. 

Il gioco finisce quando tutte le carte sono state giocate e prese, una volta sommati i punti si scopre chi ha il punteggio più alto, e quindi, chi è il vincitore. In una versione più semplice, possiamo semplicemente. 

Perchè giocare con i bambini a rubamazzetto, scopa e briscola?

Giocando più volte, i bambini imparano a prestare attenzione e ricordare le carte, fare le somme rapidamente, pianificare le mosse successive.

Alleneremo in particolare la memoria di lavoro:  la capacità di conservare in mente un’informazione, per il tempo necessario a rielaborarla.  Abbiamo bisogno di questa competenza nella vita di tutti i giorni: in attività come fare la spesa o preparare lo zainetto per la scuola senza dimenticare nulla.

Leggi anche l’approfondimento sulle funzioni esecutive 

 

Usi creativi delle carte della nonna

Le carte della nonna di Cappuccetto Rosso possono essere utilizzate anche per giocare con le categorie semantiche.

Per esempio, se esce un sette di spade, chiediamo al bambino di elencare 7 animali. In questo modo, i bambini associano ogni carta a un elemento di una categoria specifica, stimoleremo la categorizzazione cognitiva e il vocabolario.
L’uso creativo dei giochi può essere un potente strumento per favorire lo sviluppo delle funzioni esecutive nei bambini della scuola dell’infanzia. 

Ci sono anche le carte raccontastorie!

Insieme alle carte della nonna per giocare a rubamazzetto, scopa o briscola, ci sono anche le carte raccontastorie della fiaba di Cappuccetto Rosso. Le raccontastorie possono essere utilizzate con i più piccoli, come fiaba della buonanotte, e con i più grandi mescolando le carte si può giocare al riordino in sequenza.  Per incoraggiare i bambini a raccontare in modo autonomo, usiamo la versione immagine delle card e stimoliamoli con domande come “Cosa fa il lupo?”, “Dove va Cappuccetto?”. Li prepareremo pian piano alla scuola, ma sempre all’interno di un gioco divertente! 

Cosa aspetti? Trovi le carte della nonna di Cappuccetto Rosso qui.  Le riceverai in regalo acquistando due giochi di Tadà.

Categorie
Blog

Favole brevi della buonanotte: come creare una routine pre-nanna ed evitare i capricci

Favole brevi della buonanotte: come creare una routine
pre-nanna ed evitare i capricci

Tempo di lettura: 3 minuti

Creare una routine serale porta molti benefici, sia ai genitori che ai bambini. Può non esser facile conciliarla con gli impegni quotidiani, ma vale la pena sforzarsi di essere costanti nonostante la stanchezza e lo stress della giornata appena conclusa. Si evitano così capricci prima di andare a nanna, difficoltà a dormire da soli ed orari disordinati. La qualità del sonno notturno è infatti di gran lunga superiore a quella del sonno diurno e garantire un buon riposo è fondamentale per il corretto sviluppo neurologico del bambino.

La lettura di favole brevi ed altre poche semplici regole possono aiutare a costruire la propria routine per una nanna serena. Abbiamo chiesto dei consigli alla dottoressa Lucia Avino, neuropsicomotricista dell’età evolutiva e founder di Tadà. 

Favole della buonanotte come scegliere quella giusta  

Fiabe brevi, un appuntamento da attendere insieme 

Creare un appuntamento da attendere è importante: aiuta i bambini a scandire il tempo, sapranno così che è arrivata l’ora della nanna. Il prevedibile li rassicura e li aiuta ad essere più sereni. 

Il primo step della routine pre-nanna è predisporre l’ambiente. Un piccolo proiettore che trasforma il soffitto in un cielo di stelle o riproduce i suoi animali preferiti è un ottimo alleato per creare l’atmosfera: potete anche coinvolgere il vostro bambino nella scelta di quello che gli piace di più. Ecco qualche idea sotto i 30 euro: proiettori cameretta. 

Il secondo step è scegliere un oggetto di transizione, che semplifichi il distacco dai genitori: un pupazzo Dodou per i più piccoli, un peluche o una bambola che tengano compagnia al bambino per la notte.  

Impostare la cameretta in base alle preferenze del bambino concilia sicuramente il momento della nanna: se l’ascolto della musica lo rilassa, si può lasciare in cameretta uno smart speaker come Alexa (rigorosamente senza schermo!) e ascoltare insieme qualche canzone prima di dormire. Se nel resto della giornata un uso sano e moderato della tecnologia è consigliato, nelle ore immediatamente precedenti la  nanna gli schermi vanno evitati (Tv inclusa!). Così come i giochi troppo dinamici, che prevedono corsa o movimento. Un’attività intensa prima di dormire lascia in moto il cervello, che faticherà quindi a rilassarsi. 

Molti genitori credono che guardare i cartoni prima di dormire possa aiutare i bambini ad addormentarsi. Alcuni bambini possono effettivamente addormentarsi davanti alla Tv, ma saranno poi quelli che avranno maggiore probabilità di un sonno agitato e di risvegli notturni. Proprio perchè il cervello non è entrato in modalità relax prima di dormire” spiega la dottoressa Avino. 

Niente schermi, quindi. Il cuore di una sana routine serale è sicuramente la storia della buonanotte. Meglio prediligere fiabe brevi, che il genitore può leggere, magari dopo averle scelte in compagnia del bambino. 

Ci sono tanti libri per la buonanotte in base all’età dei bambini, in cui trovare tante fiabe tra cui scegliere. Oppure possiamo optare per fiabe brevi classiche come I tre Porcellini . 

Per molti bimbi è rilassante essere accarezzati o accarezzare i capelli della mamma: possiamo quindi valutare di sedere accanto al piccolo o posizionare nella sua cameretta una sedia a dondolo in base alle sue preferenze. 

Categorie
Blog

Hansel e Gretel: alcune fiabe spaventano il mio bambino?

Hansel e Gretel: alcune fiabe spaventano il mio bambino?

Tempo di lettura: 3 minuti

Non è mai troppo presto per iniziare a leggere con i bambini: in questo articolo vi abbiamo spiegato perché e come leggere per ottenere il massimo beneficio dalla lettura condivisa. Ma la scelta di cosa leggere non è così scontata. Molti genitori si chiedono se le fiabe siano educative per i bambini ed altri addirittura non credono nell’importanza di leggerle. Tutti ci siamo chiesti prima di leggere Hansel e Gretel: alcune fiabe spaventano il mio bambino?

Le fiabe insegnano ai bambini il senso critico

La lettura ad alta voce è un’abitudine che può essere intrapresa già nel primo anno di vita del bambino.

 

Perché leggere tutte le fiabe

Secondo autorevoli esperti come il prof. Silvano Petrosino, cattedra di Antropologia all’Università Cattolica, le fiabe meritano invece un posto d’onore al pari dei grandi classici della letteratura: ci aiutano a scegliere, contengono verità fondamentali ed anche da adulti possiamo continuare ad immedesimarci nei personaggi. 

 

Le fiabe in fondo  sono rappresentazioni di esperienze di vita universali: la perdita, l’abbandono,  il dolore, la resilienza, l’invidia sono emozioni che tutti abbiamo vissuto, nel loro piccolo anche i nostri figli. Eppure molti genitori sono spesso perplessi anche di fronte alle fiabe più famose: lupi cattivi, sorellastre infide, genitori che abbandonano i figli nel bosco. Tutti ci siamo chiesti, almeno una volta: non sarà troppo spaventoso? Mio figlio/a capirà fino in fondo? 

La fiaba Hansel e Gretel, come dicevamo, è una delle fiabe più belle, più famose e più discusse  al mondo. I due fratellini vengono abbandonati al loro destino nel bosco (dal padre!)  e poi capitano nelle grinfie di una perfida strega che vuole mangiarli. 

Decisamente troppo, secondo molte famiglie. Eppure Hansel e Gretel hanno qualcosa da insegnarci: come diventare autonomi ed  imparare a fare delle scelte. Il loro è un percorso di iniziazione dal mondo ovattato e sicuro dell’infanzia al mondo reale dell’età adulta, dove si è responsabili di se stessi ed i pericoli esistono, spesso mascherati da invitanti casette di marzapane. 

Oltre la morale delle favole e delle fiabe: imparare il pensiero critico 

Molti genitori credono che Hansel e Gretel sia troppo cruda e violenta: non vogliono passare ai bambini il messaggio che per affermarsi occorra ricorrere alla violenza (e gettare nel forno le streghe che inevitabilmente incontreranno sul loro cammino). Quindi è meglio evitare alcune fiabe?

 

“Non condividerne i modelli non significa che dobbiamo evitare di raccontare alcune fiabe. L’ascolto di una fiaba, con la sua componente di meraviglioso, è sempre la chiave d’ingresso verso un mondo magico, che rassicura i bambini con una piacevole routine e nutre la loro immaginazione” spiega la dottoressa Lucia Avino, neuropsicomotricista dell’età evolutiva e founder di Tadà, app di storie animate a misura di bambino.

“Possiamo usare tutte le fiabe per iniziare una conversazione con i nostri bambini ed aiutarli a capirne la morale. Il nostro compito come educatori è proprio quello di aiutare i bambini a dare un nome alle proprie emozioni: i bambini hanno bisogno di sapere che il pericolo esiste, ma in un mondo sicuro, proprio come quello delle fiabe. Dobbiamo fidarci del nostro giudizio di genitori ma anche di quello dei nostri figli: se una fiaba li spaventa, i nostri bambini ce lo diranno” 

Ogni bambino ha un orologio interiore che ne segna la crescita: in base all’età e al grado di sviluppo del nostro piccolo, possiamo quindi scegliere pian piano le storie da leggere insieme, partendo da versioni più semplici e brevi per poi proseguire con quelle più lunghe ed  articolate, man mano che il nostro piccolo cresce e migliorano attenzione e curiosità. 

Scarica Tadà per scoprire Hansel e Gretel e tante altre storie animate disegnate a mano, a misura di bambino. 

“Le fiabe non dicono ai bambini che esistono i draghi. I bambini sanno già che esistono i draghi. Le fiabe dicono ai bambini che i draghi possono essere uccisi. ” G.K. Chesterto